Una Maratona S.Antonio da record
Nuovo percorso, nuovo primato. Anzi, nuovo doppio primato. La dodicesima edizione della Maratona S.Antonio si chiude con la vittoria dell’etiope Aredo Toleda Tadese in campo maschile, in 2 ore 09’02”, e della keniana Florence Chepsoi nel settore femminile, in 2 ore 29’25”: tutti e due hanno così siglato il record della gara, battezzando nel migliore dei modi il tracciato tutto padovano introdotto quest’anno, con partenza da Campodarsego, passaggio davanti alla Basilica di Sant’Antonio e arrivo, come sempre, in Prato della Valle. Da notare che il secondo classificato tra gli uomini, il keniano Ben Chebet, detentore del precedente primato (2 ore 09’42”, stabilito nel 2009) ha a sua volta migliorato se stesso, scendendo a 2 ore 09’26”.
«Non ho controllato il cronometro nell’ultimo tratto di gara, altrimenti avrei provato a restare sotto al muro delle 2 ore e 09’ – ha confessato sul traguardo il vincitore, che vive ad Addis Abeba e che in precedenza vantava una miglior prestazione personale di 2 ore 12’41”, realizzata imponendosi a Firenze 2010 – Temevo la volata di Chebet e così, verso il 41° chilometro, ho provato a staccarlo e ci sono riuscito».
Assieme a loro, sino al tratto finale della corsa, c’era anche il keniano Peter Kimeli, poi terzo: i tre sono passati alla mezza in un’ora 4’45” e al trentesimo in un’ora 31’51”. Poco più staccato, l’italiano Denis Curzi, quinto al traguardo, transitato in un’ora o6’16” alla mezza e in 2 ore 14’56 all’arrivo. «Sono comunque contento perché era da tempo che non finivo una maratona» ha commentato il carabiniere. Quarto posto, invece, per Ivana Iozzia, che qui si era già imposta nel 2005. «Il nuovo percorso mi è piaciuto molto ed è veloce, come dimostrano i tempi realizzati: gli unici problemi gli ho avuti in alcuni tratti a causa del vento e quando sono rimasta da sola, verso il venticinquesimo chilometro» ha sottolineato Ivana, che, alla quinta partecipazione, poteva fare un confronto meglio di tutti.
La Maratona S.Antonio ha assegnato anche i titoli del campionato italiano disabili, radunando al via oltre 150 atleti delle categorie paralimpiche tra cui la campionessa di casa Antonella Munaro, prima tra le carrozzine olimpiche. Il più atteso era però, probabilmente, Alex Zanardi che, alla quarta partecipazione, è riuscito per la prima volta a imporsi a Padova, sua città adottiva, sfiorando il record del mondo delle handbike, nonostante un disguido sul tratto finale. «Padova ormai mi ha adottato – ha commentato il campione bolognese – rispetto alla mia prima partecipazione, quando sono arrivato sul traguardo pieno di cerotti, di progressi ce ne sono stati tanti e ora sono proiettato più che mai ai Giochi di Londra».
In totale, tra maratona e mezza hanno tagliato il traguardo in 3.384 atleti. «Siamo più che contenti – ha evidenziato il presidente di Assindustria Sport Federico de’ Stefani – Tutti hanno espresso soddisfazione per il nuovo percorso, rendendo questa una giornata di festa». Sono invece state circa 25 mila, una cifra davvero importante per una città di queste dimensioni, le persone che si sono cimentate nelle Stracittadine, i percorsi «di contorno» alla maratona. E anche questo un numero record.
Nel sito www.sdam.it (al link http://www.sdam.it/pubblico/evento-classifica_19923.do) e nella pagina facebook del gruppo della Maratona S.Antonio sono disponibili le classifiche complete.
CLASSIFICHE. Uomini: 1. Aredo Toleda Tadese (Eti) 2h09’02”, 2. Ben Kipruto Chebet (Ken) 2h09’26”, 3. Peter Some Kimeli (Ken) 2h10’16’’, 4. Solonei Rocha (Bra) 2h11’32’’, 5. Denis Curzi (Carabinieri) 2h14’56”, 6. Mitja Kosovelj (Slo) 2h17’45”, 7. Hicham El Barouki (Mar) 2h18’33”, 8. David Criniti (N. Zel.) 2h23’47”, 9. Alberto Mosca (Orecchiella Garfagnana) 2h24’55”, 10. Tommaso Vaccina (Athletic Terni) 2h25’26”.
Disabili. Handbike: 1. Alessandro Zanardi (Giambenini) 1h03’48”, 2. Vittorio Podestà (Blue Team Barilla) 1h03’56”, 3. Paolo Cecchetto (Team Pulinet Handbike) 1h04’11”. Carrozzine olimpiche. T51-52: 1. Thomas Geierspichler (Aut) 1h55’48”, 2. Pieter Du Preez (S. Africa) 2h36’54”. T53-54: 1. Michel Filteau (Can) 1h29’30”, 2. Kyle Shaw (Can) 1h32’58”, 3. Ebbe Blichfeldt (Dan) 1h33’09”.
Campionato italiano. Carrozzine olimpiche. T51-52: 1. Riccardo Cavallini (Sport Insieme Livorno) 3h45’10”. Non vedenti: 1. Guglielmo Boni 3h25’02”, 2. Rosario Baratti (Runners Bg) 3h37’54”. Ipovedenti: 1. Gabriel Macchi (Por) 2h48’05”, 2. Franco Randi 4h29’04”.
Mezza maratona: 1. Alberto Ramirez (Assindustria Pd) 1h08’23”, 2. Giuseppe Mucerino (Atl. Ferrara) 1h10’28”, 3. Diego Massarotto (Nevi) 1h13’16”.
Donne: 1. Florence Chepsoi (Ken) 2h29’25”, 2. Tiruwork Lemma (Eti) 2h33’42”, 3. Michele Das Chagas (Bra) 2h35’09”, 4. Ivana Iozzia (Corradini Rubiera) 2h35’58”, 5. Lucija Krkoc (Slo) 2h46’13”, 6. Olena Biloshchuk (Ukr) 2h49’02”, 7. Francesca Iachemet (Atl. Trento) 2h49’17”, 8. Paola Mariotti (Brugnera Friulintagli) 2h54’48”, 9. Aleksandra Fortin (Slo) 2h56’26”, 10. Loretta Giarda (Cento Torri Pv) 2h56’28”.
Disabili. Handbike: 1. Francesca Fenocchio (Sportabili Alba) 1h17’47”, 2. Rita Cuccuru (Apre Olmedo) 1h37’02”, 3. Monica Borelli (Apre Olmeda) 2h07’08”. Carrozzine Olimpiche: 1. Sandra Hager (Svi) 1h55’48”.
Campionato italiano. Carrozzine olimpiche. T53-54: 1. Antonella Munaro (Aspea Padova) 2h38’06”.
Mezza maratona: 1. Silvia Serafini (Industriali Conegliano) 1h22’05”, 2. Paola Bazzano (Valpellice) 1h29’26”, 3. Monica Pelosi (Studentesca Cariri) 1h30’11”.